“Lungo la strada”: una serata e un libro benefico

Serata benefica pro-Ospedale di Settimo alla Biblioteca “Archimede” con presentazione del libro “Lungo la strada” di Paolo Silvetti

Venerdì 27 settembre 2013, alle ore 21, nella Sala “Primo Levi” della Biblioteca Civica Multimediale Archimede di Settimo Torinese si terrà una serata con finalità benefica promossa dall’associazione culturale Gruppo Ricerche Etnografiche Settimesi in collaborazione con la Fondazione Onlus Comunità solidale. L’obiettivo è quello di raccogliere fondi per l’acquisto di un mammografo per la prevenzione dei tumori da collocare nel giovane Ospedale di Settimo Torinese, una realtà importantissima per la città soprattutto sotto il profilo della riabilitazione e lungodegenza.

Molti gli ospiti che parteciperanno alla serata condotta da Giorgio Rampone, critico musicale e socio onorario del GRES: Ernesto Olivero, padre fondatore del Sermig e dell’Arsenale della Pace di Torino, la scrittrice torinese Margherita Oggero i cui romanzi hanno ispirato la fortunata serie televisiva Provaci ancora prof , Paolo GRISERI scrittore e giornalista di Repubblica esperto del mondo del lavoro torinese, in particolare di FIAT, Mario Bo, Professore Aggregato SCDU Geriatria e MMO Molinette di Torino affronterà il problema più che mai attuale degli anziani malati di Alzheimer e demenza senile mentre Igor Boni, Presidente dell’Associazione Radicale “Adelaide Aglietta” illustrerà l’eccezionale risultato ottenuto da Torino nella raccolta di firme a favore del referendum sul tema dell’eutanasia legale e del testamento biologico.

L’ attore e doppiatore Mario Brusa, accompagnato al pianoforte dal maestro Leonardo Nicassio, leggerà alcuni pensieri tratti dal libro “Lungo la strada” (Pintore Editore) di Paolo Silvetti, scrittore e cultore della memoria settimese che pone l’accento sulla precarietà e il senso di provvisorietà dell’uomo contemporaneo diventando portavoce del malessere dell’uomo contemporaneo afflitto dalla crisi economica, delle istituzioni e dei valori tradizionali.

Il libro, dedicato al padre dell’autore scomparso recentemente proprio nell’Ospedale di Settimo dopo una lunga malattia, nasce dalla volontà di trasformare un lungo percorso di sofferenza in qualcosa di utile e costruttivo per la comunità settimese come l’acquisto di un mammografo per la prevenzione dei tumori.

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