Babele a Cuveglio (VA)

“L’arte potrà recuperare l’uomo?
E’ la domanda a cui l’umanità intera
vorrebbe rispondere positivamente…”
(G. Blaiotta, da “Crisalide”, testo critico, 2011)

Con piacere segnalo l’evento artistico che, grazie alla gentile collaborazione e sinergia del e con il notaio Vito Candiloro, ha potuto vedere la luce.

In un periodo così difficoltoso e sfiduciato, pensiamo che l’Arte possa aiutare al raggiungimento di un mondo possibile, più positivo, con una visione rassicurante sul quotidiano. Dopo la perspicacia del notaio Luciano Giaccari, di Varese, il quale diede i natali al MUEL (museo elettronico della videoarte) “errabondo, sperimentale, provvisorio, in perenne riallestimento” (da un intervento del compianto Riccardo Prina, ArteVarese, 29.6.2006), ospitata nei più importanti luoghi che hanno affinità con l’arte (Villa Toeplitz, Castello di Masnago, PAC Milano, Biennale di Venezia…), e citata su testate giornalistiche quali il “Corriere della Sera” e “Repubblica”, ecco che nei giorni del 21 e 22 settembre p.v. si rinnoverà una visione di lungimiranza: verrà allestita la personale “BABELE”, di Maria Elena Danelli, ospitata appunto presso il disabitato studio notarile Candiloro, in Cuveglio, che esporrà le ultime opere della pittrice.

L’arte è nel semplice, respira: anche ai luoghi di tutti e di nessuno (appunto un vecchio edificio adibito ad ufficio, oggi in disuso), può essere data una possibilità di dire ancora qualcosa, dove ancora esiste la vita, tra vecchi mobili e carte abbandonate da un trasloco.

BABELE nasce per la difficoltà di comprensione di questi tempi, seppur favoriti da una diffusione quasi senza confini di messi di espressione, che, per contrappasso, è così ardua da ottenere. Per l’occasione verrà editato un raffinato catalogo da GaEle Edizioni in 100 esemplari, tutti realizzati a mano e contenenti due opere originali dell’autrice.