Un po’ di noir e il singhiozzo sparisce

Sabato scorso durante il talkshow “Siamo in onda” trasmesso da PuntoRadio. Di seguito, una sintesi di quello che ho detto, fra libri, noir, musica live, singhiozzo, dialetti…

Etimologia

La parola singhiozzo nasce dalla forma tipica singlùtius che si confronta con la forma medioevale sugglùtium e dal classico singùltus. Il significato, come è ovvio, non cambia.

Alcune curiosità legate a qualche nostro bel dialetto: in siciliano è sugghiuzzu, in friulano sanglozz oppure senglozz, in bergamasco diventa sanglot.

Se andiamo all’estero, le cose non cambiano granché: in francese diventa sanglot, in catalano senglot, nel cantone svizzero dei Grigioni è sanglut.

Con ogni probabilità, anche i rimedi per farselo passare in fretta non differiscono molto da Paese a Paese.

Classifiche

I più venduti in Italia (fonte Ibs)

3. Dizionario delle cose perdute, Guccini Francesco
2. Il prigioniero del cielo, Ruiz Zafón Carlos
1. Fai bei sogni, Gramellini Massimo

I gialli e i noir più venduti (fonte Ibs)

3. L’istinto del predatore, Patterson James
2. La carta più alta, Malvaldi Marco
1. La consulente, Deaver Jeffery

Queste top100 complete (e molte altre), al solito, su www.varesenoir.tk.

Qualche consiglio di lettura noir

Il singhiozzo dell’uomo bianco (Pascal Bruckner)
L’uomo bianco è malvagio, si è macchiato di colpe come il colonialismo e l’imperialismo. A partire dal secondo dopoguerra, poi, Europa e America hanno tentato di mettersi a posto la coscienza con il cosiddetto terzomondismo. L’Occidente guarda chi è lontano con un misto di compassione e solidarietà e Pascal Bruckner, a modo suo, ci invita a farlo almeno senza ipocrisie o pietismo. Alla fine, per chi legge, non resta che un assurdo dilemma: scegliere se amare una civiltà o un’altra, rende ignoranti di entrambe?

Prati sterrati con singhiozzi (Baldassarre Dionisi)
Dionisi vede e racconta. Ci costringe a vedere la realtà, insomma. Niente di lirico, comunque: sono storie di corpi, incontri e atteggiamenti. La materia umana del mondo è tangibile e concreta sebbene la sua sostanza sia solo un deserto. Oppure uno show globale, se preferite. Le storie che troviamo nel libro sono quelle che riguardano creature ferite e decelebrate; le città, invece, sono luoghi in frantumi. Le parole usate, infine, quelle che vanno per la maggiore nei bar-sport o nelle interviste in tivù. Parole da vip e da club privé, per arrivare al dunque. O per arrivare all’inferno, fate voi.

Il “Pensierismo” di Carlo Cavalli

Singhiozzo.

Ho una Agenzia che sistema il singhiozzo.
Un mare di clienti.
Il metodo resta il solito.
Ognuno deve trattenere il respiro, contando lentamente fino a mille.
Funziona.
Ora sono anche titolare di una Agenzia che sistema pratiche funerarie.

www.paolofranchini.tk

1 Commento

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Una risposta a “Un po’ di noir e il singhiozzo sparisce

  1. Joe Perfiumi.

    Bepi era mia amico.
    Faceva il soffiatore di vetro a Murano, pur soffrendo di singhiozzo permanente.
    Gli riuscivano dei vasi straordinariamente deformati.
    Ora è morto.
    Al suo funerale singhiozzavano tutti.

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