“Parole di sera” in quel di Varese

Quattro serate culturali in compagnia di Mario Chiodetti

Libreria Croci, via Como 20, Varese

GIOVEDI’ 13 OTTOBRE 2011 ore 21
Le donne fatali: le belle donne che a inizio ‘900 fecero impazzire poeti, principi e milionari…

GIOVED’ 20 OTTOBRE 2011 ore 21
Il teatro sociale di Varese e i suoi protagonisti

GIOVEDI’ 27 OTTOBRE 2011 ore 21
I “libri neri” della Mondadori: le prime edizioni di Simenon raccontate e messe in mostra

GIOVEDI’ 03 NOVEMBRE 2011 ore 21
Come ridevano: i comici del ‘900: dal Tabarin al teatro di rivista

Per informazioni
tel.0332.284.781
crociliber@libero.it

2 commenti

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2 risposte a ““Parole di sera” in quel di Varese

  1. leila mascano

    Completamente pazza, immaginosamente bella, follemente innamorata di se stessa la marchesa Amman, rimasta orfana ed erede di una ingentissima fortuna a quindici anni, aveva sposato a diciannove il marchese Camillo Casati Stampa, ricchissimo anche lui. D’Annunzio aveva perso letteralmente la testa per lei, che rappresentava un ideale di bellezza femminile eterea, androgina ed eccentrica, del tutto diversa dalle giunoniche bellezze che erano andate di moda fino ad allora. Ma poi era bella la Casati-Stampa? Gli zigomi alti, il viso da volpe, gli occhi enormi enfatizzati da un trucco eccessivo, il colorito pallido. una gran chioma bizzarra, aniti scenografici che chiameremmo piuttosto costumi, giacché adorava le mascherate, gli animali esotici, gli esoterismi…insomma, un gusto parossistico dell’eccesso, ma ciononostante veniva considerata una delle tre donne più eleganti dell’epoca. I futuristi ne andavano pazzi, la consideravano la loro musa, la glorificavano. Lei dilapidava allegramente miliardi in follie ed eccentricità. Morì povera e sola a Londra. Era stata un mito a Capri, a Venezia, ovunque si recasse con i suoi gioielli favolosi, in special modo le perle, di cui si rivestiva completamente, senza esagerare se si pensa che una volta ruppe mi pare in un ristorante una collana lunga sette metri…Sarebbe ingiusto dire, parafrasando un celebre romanzo, credo, e poi film: Sotto il vestito niente. Perché tanti ori, tante piume, tanta sicurezza di sé non colmavano quello spavento, direi quasi il terrore di vivere che gli occhi troppo truccati non riuscivano a nascondere. Un mito, ma anche una donna molto infelice, probabilmente, e molto sola

  2. leila mascano

    Molte di queste cose le ho lette in un bel libro di uno scrittore e giornalista, Roberto Ciuni, che si chiama i Peccati di Capri e che consiglio, nel caso lo reperissero ancora, vivamente a tutti.

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