APOCALISSE Z: I GIORNI OSCURI di Manel Loureiro

Sono rimasti in quattro: Viktor Pritchenko, l’indomito pilota d’elicotteri ucraino; suor Cecilia, l’indifesa e anziana donna di fede; Lucía, l’imprevedibile e impulsiva adolescente; e lui, il giovane avvocato che ha raccontato l’Apocalisse Z su Internet. Almeno fino a quando c’è stato Internet.

Adesso, mentre sorvolano l’Africa settentrionale, hanno la prova che la civiltà, così come la conoscevano, è davvero finita. Ovunque. L’unica speranza sono le isole Canarie che, in base alle ultime notizie disponibili, sono state risparmiate dall’infezione che ha trasformato gli uomini in zombie. Ma, quando arrivano a Tenerife, i quattro sopravvissuti scoprono che il cosiddetto «punto sicuro» è in realtà un inferno.

Le isole sono infatti governate da una giunta militare, che però fatica a mantenere il controllo: mancano i rifornimenti, scarseggiano il cibo e l’acqua, e i superstiti lottano ogni giorno gli uni contro gli altri. Ben presto, tuttavia, la compagnia è costretta a dividersi, perché ai due uomini viene ordinato di partecipare a una missione rischiosissima: l’obiettivo è recuperare le scorte di medicinali degli ospedali di Madrid, uno dei primi punti sicuri a cadere sotto la pressione inarrestabile degli zombie.

E lì, in una capitale spettrale e quasi irriconoscibile, loro scopriranno che esistono creature ancora più pericolose dei morti: i vivi…

Come il protagonista dei suoi romanzi, Manel Loureiro è un avvocato che vive a Pontevedra, in Galizia. Durante gli anni di studio presso l’università di Santiago de Compostela, ha lavorato per la Televisión de Galicia, esperienza che gli ha trasmesso una grande passione per il giornalismo; una passione che coltiva ancora oggi, collaborando abitualmente come opinionista con Cadena SER (la più importante radio privata spagnola) e scrivendo per le testate della sua regione.

Il successo è arrivato quasi per caso attraverso Internet: il blog in cui raccontava la fine del mondo a causa di un’epidemia che trasformava gli uomini in zombie ha infatti registrato più di due milioni di contatti nell’arco di poche settimane. Sull’onda dell’entusiasmo, Apocalisse Z è diventato un romanzo che, grazie al passaparola dei lettori, è stato un vero caso editoriale in Spagna.

«Secondo il National Geographic, un virus che trasformi gli uomini in zombie è teoricamente possibile. E adesso chi glielo dice a Loureiro che i virologi gli danno ragione? Finisce che si prende paura…» (Il Giornale)

«Gli zombie sono i nuovi vampiri… Lunga vita (o, forse, morte) agli zombie!» (Time Magazine)

5 commenti

Archiviato in News, segnalazioni, recensioni, etc.

5 risposte a “APOCALISSE Z: I GIORNI OSCURI di Manel Loureiro

  1. Joe Perfiumi

    Apocalisse :la fine del mondo.
    E con la ‘Z’ anche la fine dell’alfabeto.

    Joe Perfiumi.

  2. Joe Perfiumi

    Bobb? Sempre in ritardo.
    Ha perso l’apocalisse.
    Lasciato il taxi, preso il calesse.

    Joe Perfiumi.

  3. Joe Perfiumi.

    Henry Chepiptocipster?
    Un capoclasse inetto, inutile,dannoso.
    Un capocalisse.

    Joe Perfiumi.

  4. rosanna lupi

    E venne la stagione del vento………..Il virus non é debellato e neppure il vampirismo? Tempi moderni? No tempi bui! ……..Inducas in tentationem; sed libera nos a malo. Saluti Rosanna Lupi

  5. Joe Perfiumi.

    Sed libera nos a maalox.
    Acidità,di questi tempi.

    Joe Perfiumi.

Lascia un commento, se ti va

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.