Sagre oltre il noir

A grande richiesta, VareseNoir dedica qualche riga anche ad alcuni appuntamenti culinario-culturali che avranno luogo nel mese di giugno 2011.

Dall`Olivo…all`Olio
Dal 3 al 5 Giugno a Marone, Brescia.

Manifestazione incentrata sulla valorizzazione dell’olio di oliva di Marone. In programma incontri culturali, degustazioni durante l’intero fine settimana e serate dense di intrattenimenti!

Festa del Riso in Corte
Dall’11 al 13 Giugno in frazione Nosedole, Roncoferraro, Mantova.

Quinta edizione per la sagra che ha come protagonista principale il riso, che per l’occasione sarà cucinato in diversi modi. Musica dal vivo ed altri intrattenimenti allieteranno le tre giornate di festa!

Sagra delle Ciliegie
Il 12 Giugno in frazione Schizzola, Borgo Priolo, Pavia.

Tredicesima edizione della sagra dedicata al piccolo frutto rosso. La manifestazione ha l’intento di valorizzare l’agricoltura e l’artigianato locale, con bancarelle ed esposizioni aperte al pubblico per le vie della cittadina lombarda.

Sagra della Cipolla Rossa
Dal 10 al 19 Giugno a Breme, Pavia.

Si ripete l’appuntamento con il tipico ortaggio di Breme, la cipolla rossa, che per l’occasione sarà l’ingrediente principale di diverse pietanze, tra le quali la richiestissima frittata. Non mancheranno piatti di altra natura, per tutti i gusti. Mostre e serate danzanti, faranno da contorno all’evento.

Festa del Pescatore
Dal 17 al 19 Giugno a Lainate, Milano.

Un fine settimana gustoso con una cucina a base di pesce per la ventiquattresima edizione di questa manifestazione ormai tradizionale. Numerosissimi piatti da provare durante le tre serate, allietate dalla musica dal vivo.

Sagra della Mascherpa
Il 19 Giugno a Gerola Alta, Sondrio.

Manifestazione che celebra la transumanza delle mandrie locali dalle quali si ottiene il celebre Bitto nel periodo autunnale e l’ottima ricotta chiamata Mascherpa nel periodo estivo. Golose degustazioni e iniziative collaterali di varia natura completeranno l’evento.

Convivium Voluptatis
Dal 24 al 26 Giugno a Volta Mantovana, Mantova.

Rievocazione storica della rinomata festa che dava il benvenuto alla stagione estiva. Un evento a tema, in stile rinascimentale, nella splendida cornice del castello dei Gonzaga. Banchetti, esibizioni, musica e tanto altro ci trascineranno in un’epoca ormai andata. Una celebrazione di assoluto successo da non perdere.

Sagra delle Rane e Lumache
Dal 25 al 26 Giugno ad Alserio, Como.

Ventiquattresimo appuntamento con l’ormai tradizionale festa, in cui è possibile gustare tantissime ricette a base di rane e lumache. Musica dal vivo e serate danzanti allieteranno gli ospiti durante la manifestazione.

Cammina e Gusta la Valtellina a Santa Caterina
Il 26 Giugno a Valfurva, Sondrio.

Un delizioso percorso a tappe che si snoda nei territori della Valtellina, fino a raggiungere i 2.700 metri di altitudine. Durante l’evento sarà possibile gustare tante specialità locali come gli straccetti di castagne ai funghi, la rosumada e la zuppa del pastore in accompagnamento ad ottimi vini locali.

Fonte: www.raspinisalumi.it

38 commenti

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38 risposte a “Sagre oltre il noir

  1. Joe Perfiumi

    Alla Festa del Riso in Corte , il Giullare è sempre al dente?

    Joe Perfiumi.

  2. Joe Perfiumi

    Convivium Voluptatis.
    Habemus pepem.

    Joe Perfiumi.

  3. Joe Perfiumi

    Alla Sagra delle Ciliegie ,una spanciata di Fragole.
    Sono stato un pò basso.

    Joe Perfiumi.

  4. Joe Perfiumi

    Con il mio sherpa alla Sagra della Mascherpa.
    A Gerola Alta,una ricotta al posto dello yeti.

    Joe Perfiumi.

  5. Joe Perfiumi

    Breme,Pavia.
    Sagra della Cipolla Rossa.
    Introvabile.
    Forse era la Sagra della Primula Rossa.

    Joe Perfiumi.

  6. Joe Perfiumi

    I suonatori di Breme suonavano piangendo.

    Joe Perfiumi.

  7. Joe Perfiumi

    Alla Festa del Pescatore , ho chiesto la lisca dei primi.

    Joe Perfiumi.

  8. Joe Perfiumi

    Alserio.
    Sagra delle Rane e Lumache.
    Facile distinguerle.
    Bastava verificare quelle saltate in padella.

    Joe Perfiumi.

  9. Joe Perfiumi

    Cammina e Gusta la Valtellina.
    A parte il camminare, ho gustato.
    Se ho gustato!

    Joe Perfiumi.

  10. Joe Perfiumi

    Dall’Olivo…all’Olio.
    Facile.
    Provate il contrario.

    Joe Perfiumi.

  11. Joe Perfiumi

    La Sagra dell’olio santo?
    Sagrestia.

    Joe Perfiumi.

  12. Joe Perfiumi.

    Sul sagrato la Sagra d’Arte Sacra.
    Più sotto,scorre il Segre.

    Joe Perfiumi.

  13. Frank Spada

    Cristo santo! Mr. Perfiumi, lei è come la rapida di un fiume. Faccia attenzione, ché rischia di saltare dentro una padella e insaporirsi con qualche bacca di ginepro in bocca a un pescatore con le olive di traverso agli occhi!
    Cordialità squisite.

  14. Joe Perfiumi.

    Già, forse non vi ho mai raccontato di quando scivolai nella gran padella di Mamma Bababinnie , tutta presa a rosolare le sue polpette , impastate con i sacri scarti della settimana.
    Erano polpette che si aggrappavano al gusto ,masturbando le papille gustative.
    Mamma Bababinnie le chiamava polipette.
    Beh, a dire il vero non fui io a cascare nella gran padella.
    Fu quasi la gran padella ad aspirarmi, nel vortice della frittura.
    La frittura di Bababinnie , morta fra l’altro di frittura, aveva la caratteristica di calamitarti , di trascinarti nell’alveo del padellone ,sempre così rovente da impiegarci giorni e giorni a raffreddarsi.
    E capitava anche che non si raffreddasse.
    Quella volta ebbi una sola enorme fortuna.
    Precipitando sulla polpetta più grossa , centrai la parte dove si addensava tutto il prezzemolo dell’Alabama.
    Rimbalzai come una molla.
    E’ famoso il prezzemolo rimbalzante di Mamma Bababinnie.
    Pare dipendesse dal trattamento che lei gli riservava.
    Lo lavava in aceto d’ elastico di mutanda di ballerina vecchia.
    Ballerina pimpante ma ansimante.
    Quando le polpette finivano nel piatto , fumavano come il camino di quel vagabondo di Merlotitsie, che disboscava foreste per centuplicare la parata delle monachine.
    Quante miglia di polpette abbia impastato Mamma Bababinnie, non è dato di sapere.
    E che non vi venga in mente di chiederlo a loro.
    Una buona polpetta non parla.
    E se parla, lo fa alla sua maniera.
    Non facendosi intendere.

    Joe Perfiumi.

  15. Joe Perfiumi.

    Dimenticavo.
    Una volta una polpetta schizzò dalla padella di Mamma Bababinnie , fino a centrare il culo del mulo del sottotenente Smorkley, a duecento piedi di distanza.
    Ed erano piedi da non prendere sottogamba.

    Joe Perfiumi.

  16. Joe Perfiumi.

    Errata coccige.
    Non era il culo del mulo del sottotenente Smorkley.
    Era il mulo di quel culo del tenente Pipperley.

    Joe Perfiumi.

  17. Joe Perfiumi.

    Derrata corrige.
    Il mulo di quel culo del tenente Pipperley non trasportava sacchi di orzo.
    Erano sacchi di segale.

    Joe Perfiumi.

  18. Joe Perfiumi.

    Quando il tenente Pipperley schiacciava l’occhio alle polpette di Mamma Bababinnie, quelle si mettevano con le spalle alla padella.

    Joe Perfiumi.

  19. Joe Perfiumi.

    Al mulo di quel culo del tenente Pipperley , spesso i muli degli altri tenenti chiedevano, in un ruminio ironico, di fare la locomotiva del trenino.
    E lui ci soffriva.
    Si agitava, strabuzzava occhi ed orecchie.
    In una vorticosa crisi.
    Locoemotiva.

    Joe Perfiumi.

  20. Joe Perfiumi.

    La polpetta scorretta di Mamma Bababinnie andò giù per il gargarozzo del Giudice di Pace quasi zigzagando.
    E lui rischiò seriamente il soffocamento.
    Il procedimento nei confronti della polpetta scorretta trovò una celere istruzione.
    Ma fu fatale l’anticipo della evacuazione.
    Il corpo del reato dal corpo rigettato.

    Joe Perfiumi.

  21. Joe Perfiumi.

    Assente nello sguardo, ma ancora presente nell’atto della masticazione, il carbonaio Red Carpacock chiese la centounesima polpetta di Mamma Bababinnie.
    Poi spirò, serenamente.
    Colpo apolpettico.

    Joe Perfiumi.

  22. Joe Perfiumi.

    Qualche buontempone sostiene che il carbonaio Red Carpacock
    sia morto per il brusco ultimatum di Mamma Bababinnie.
    “Questa è l’ultima!”.

    Joe Perfiumi.

  23. Joe Perfiumi.

    Mai visto un funerale così strampalato.
    Mentre la bara calava come un sasso nella buca delle cose finite,
    il suonatore di cornetta,Eustachio Giolablues , tradì il suo strumento.
    E suonò di polpetta la “Maestosa marcia della magica padella di Mamma Bababinnie”.
    Tanta carne e tante note al fuoco.

    Joe Perfiumi.

  24. Joe Perfiumi.

    E’ stata una faticaccia.
    Da Mamma Bababinnie con Frank Spada che lavorava di polpette
    come una ruspa nel piatto dei lavori in corso.
    E intanto il Pallido Divoratore piallava ogni tondino di carne ,fingendo una sorta di mortificazione da inappetenza.
    Quante polpette?
    Una guerra.
    Bombette.
    E mamma Bababinnie a chiedermi, mentre impastava come una ossessa : “Ma da dove vengono questi due divoratori a cottimo ottimo massimo?”.
    Il conto?
    Una finanziaria.
    Ma senza mettere la mano nella saccoccia dei miei ospiti.
    Ho saldato io. Brutto dirlo.
    Meglio una cambiale in bianco.
    E il Pallido Divoratore, cucùsettete con le polpettete, vaneggiando di noir.
    E Frank Spada a ripetere, non per piaggeria, alla vecchia Bababinnie “Da noi manco con il cannocchiale”.
    Qualcuno l’aveva già sentita.
    Non la sesta polpetta della settima fila, mai servita.

    Joe Perfiumi.

  25. Giosue Parducci

    Non son della solita polpetta
    da Mamma Babbabinnie lavorata,
    risultato di un bieco tritatino
    di carne vecchia,stenta e malandata.

    Giosue Parducci

  26. Joe Perfiumi.

    Bella la sagra della sangria.
    Da berci sopra.
    Ma molto anche sotto.

    Joe Perfiumi.

  27. Joe Perfiumi.

    Alla sagra dell’agrodolce ,ho assaggiato il magrod’alce.
    E poi lamponi e lapponi.
    Meglio il limone sui secondi.

    Joe Perfiumi.

  28. Mr. Perfiumi, resto inebetito, confuso e senza fiato!
    Pensavo al diversivo di un Hat Trick ma devo triplicare: liberté, égalité, fraternité!
    Chi campa lo vedrà, si aspetti il fare.
    Cordialità

  29. Joe Perfiumi.

    I lapponi al limone?
    Meglio del sorbetto.

    Joe Perfiumi.

  30. Joe Perfiumi.

    Sono stato alla Sagra Magra.
    Era di Venerdì.
    Forse Santo.
    Un solo cicciolo per millesettecento persone.
    La mia caratura?
    Una molecola su letto di fecola.

    Joe Perfiumi.

  31. Joe Perfiumi.

    Alla Sagra del Sorcio a Mare.
    Gran mulinare di tope.
    Vino sfuso, noi a fare le fusa.
    Codine intrecciate, pomiciate in cambusa.

    Joe Perfiumi.

  32. Joe Perfiumi.

    La Sagra dell’Orco?
    Una gran noia.
    Pollicino a tediare.
    E tutti quei cavoli di piccoli autostoppisti a frignargli attorno.

    Joe Perfiumi.

  33. Joe Perfiumi.

    La Sagra dell’Arco.
    Di trionfo.
    Una maestosa sella di vitello in salsa di noci.
    E poi le pagnottelle a freccia.
    Che a quelle a treccia fanno marameo.

    Joe Perfiumi.

  34. Joe Perfiumi.

    La Sagra dell’Urca.
    “Urca,ho sbagliato Sagra”.

    Joe Perfiumi.

  35. Joe Perfiumi.

    La Sagra del Circo.
    Saremo stati tremila.
    Circa.
    Ma la Sagra pendeva tutta dalla parte della Donna Cannone.
    Uno spettacolare spariglio.

    Joe Perfiumi.

  36. Joe Perfiumi.

    La Sagra dei Sosia?
    Mala Sagra.
    Imitati anche i germogli di soia.

    Joe Perfiumi.

  37. Joe Perfiumi.

    La Sagra del Viagra.
    Un torrente di puffi blu.
    Vino rosso a gargamella.
    E poi tiro alla fune.
    Fino allo sfinimento.
    L’albero della cuccagna?
    Pieno di dolci,di pen di Spagna.

    Joe Perfiumi.

    Joe Perfiumi.

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