I CANI IN GUERRA di Giovanni Todaro

Alessandro Magno, durante la battaglia di Gaugamela nel 331 a.C. cadde da cavallo e stava per essere calpestato da un elefante da guerra persiano. Lo salvò il suo fedele molosso Peritas, che con straordinario coraggio azzannò il pachiderma al labbro,

Il cancelliere Otto von BismarcK, durante gli incontri diplomatici, usava tenere sdraiato accanto a sé Tyras, il suo alano. Gli serviva per valutare le persone: se il cane le ignorava, queste erano affidabili.

La storia dell’uomo è legata in modo indissolubile a quella del cane che lo ha sempre affiancato sacrificandosi per lui, in pace e in guerra.

Già nel 4000 a.C. si usavano i cani nelle operazioni belliche e ciò è continuato fino ai giorni nostri con l’utilizzo di unità cinofile da battaglia, portaordini, stendi-cavi, soccorso, vigilanza, anti-sommossa, anti-esplosivi, perlustrazione e così via. Dagli antichi Lupi arabi, al Molosso d’Epiro e a razze tra le più diffuse ai giorni nostri come Boxer, Dobermann, Rottweiler, Pastore Tedesco, del Caucaso e Belga o come il Dogo argentino ma anche cani meticci.

Un lunghissimo percorso, dall’antichità alle guerre in Iraq e Afghanistan di questi anni recenti, fatto di coraggio e fedeltà con imprese eroiche e spesso commoventi, raccontato anche attraverso numerose immagini inedite.

Giovanni Todaro, giornalista e scrittore, si occupa da molti anni di divulgazione scientifica e naturalistica. Buona parte del suo lavoro si svolge a contatto con la natura e con gli animali, domestici e selvatici, di cui analizza il comportamento e i rapporti con l’uomo.

È spesso ospite dei principali programmi televisivi e radiofonici della RAI e consulente degli organismi competenti tra cui il Corpo Forestale dello Stato. Per Oasi Alberto Perdisa ha pubblicato nel 2006 il libro Bracconaggio e Trappolaggio.

SAGGIO
Giovanni Todaro
I CANI IN GUERRA
Da Tutankhamon a Bin Laden
Euro 28,00 – Pagg. 435 – Immagini 119
Isbn 978-88-8372-513-5
Collana Oasi, editore Perdisa

27 commenti

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27 risposte a “I CANI IN GUERRA di Giovanni Todaro

  1. Joe Perfiumi

    Peritas, il molosso di Alessandro Magno.
    Pepitas, il mio molosso mollasso.
    Quando avvista un elefante da guerra persiano, sbavando chiude le persiane.

    Joe Perfiumi

  2. Mr. Knife Goodkiller

    Lesson one.
    Where is Franchini’s dog?
    I don’t know.
    Where is Franchini’s cat?
    I don’t know.
    Quando si ignora dove siano gli animali di Mr.Franchini, diventa arduo sviluppare il genitivo sassone.

    Mr. Knife Goodkiller.

  3. Mr. Knife Goodkiller

    Lesson two.
    I drink a tea with Franchini’s dog.
    Where is the tea?
    I don’t know.
    Quando si ignora dove sia la bustina del tè, diventa improba la lezione
    di inglese.
    Per inciso,il cane del Pallido Narratore è un molosso.
    Si chiama Adidas e fa le scarpe a un elefante da guerra persiano.
    Quello con le orecchie a anta.

    Mr.Knife Goodkiller.

  4. Periastio Depignolis.

    Si narra che Adidas, il molosso scosso di Paolo Magno Franchini, avesse afferrato al volo il Pallido Condottiero scivolato dal cavallo di riserva, Panchinaro Bolso, nella battaglia di Gaugamela.
    S’era nel 331 a.C. e nel padiglione di ortopedia a Paolo Magno venne sostituito il braccio destro.
    Da lì l’estro, meglio la mania, di narrare vicende belliche noir.
    Per altro pare tutte suggerite da Adidas il molosso.

    Periastio Depignolis.

  5. Periastio Depignolis.

    Che il tutto sia accaduto nella battaglia di Gaugamela, ancora è da verificare.
    Trovandosi Gaugamela equivocamente ai confini con Cautapera e Sgorgacocca.

    Periastio Depignolis.

  6. Joe Perfiumi.

    Che il cancelliere Otto von Bismarck ,durante gli incontri diplomatici,
    usasse tenere sdraiato il suo alano , non mi pare una lezione di buon tono.
    In genere non te ne stai sdraiato quando ricevi un ambasciatore.

    Joe Perfiumi.

  7. Joe Perfiumi.

    Stamane Pepitas ,il mio molosso mollasso, è andato per boschi con Adidas,il molosso scosso del Pallido Narratore.
    Torneranno probabilmente con qualche tartufo noir.

    Joe Perfiumi.

  8. Joe Perfiumi.

    La battaglia di Gaugamela durò uno sproposito.
    Dal 331 a.C al 331 d.C.
    E non c’era il Gatorade.

    Joe Perfiumi.

  9. Joe Perfiumi.

    Si dice che l’alano di Otto von Bismarck fosse un fenomeno nel valutare gli interlocutori del suo padrone.
    Quando li mangiava, Otto era solito commentare.
    “Però…”.

    Joe Perfiumi.

  10. Joe Perfiumi.

    Tyras era una folgore, nella corsa.
    Doppiava regolarmente il cancelliere.
    Facevano la gara lungo l’anello dell’aiuola dei tulipani patulini, quelli mischiati dal giardiniere frenetico.
    E Otto si incavolava, fumando rabbia.
    Poi cercava di incrociare lo sguardo dell’alano.
    “Girati”, gli diceva sempre.

    Joe Perfiumi.

  11. Joe Perfiumi.

    Otto von Bismarck incontrava regolarmente Sette von Beaf, suo sottoposto,
    impegnato nel presidio delle Terre Avanzate.
    Questo succedeva una volta alano.
    Morto Tyras ,ebbero grandi difficoltà a ridefinire il passo periodale.

    Joe Perfiumi.

  12. Joe Perfiumi.

    Non tutti gli elefanti da guerra persiani ottenevano l’abilitazione alla guerra.
    Gelsomino da Zanna, per esempio, restò per tutta la vita un mite elefante persiano da serra.

    Joe Perfiumi.

  13. Joe Perfiumi.

    Quando Alessandro Magno, forse a Gaugamela, cadde secco da cavallo, ostentò una regale indifferenza.
    “Date a Peritas il mio osso sacro”,esclamò, perdendo i sensi per il dolore.

    Joe Perfiumi.

  14. Joe Perfiumi.

    Adidas, il molosso scosso del Pallido Narratore, è tornato con una gattina di razza indefinita, Nera Lombardia.
    Pare sia una irriducibile lettrice di lettiere noir.

    Joe Perfiumi.

  15. Joe Perfiumi.

    Al molosso d’Epiro non far sapere dove il Killer ha nascosto le ossa del giardiniere.

    Joe Perfiumi.

  16. Joe Perfiumi.

    Quel Dogo argentino ha messo in cinta la sua amica.
    Ora la chiama Doga la Botte.

    Joe Perfiumi.

  17. Joe Perfiumi.

    Rottweiler , Aggiustmeiler.
    Fatto il danno,rimedia.
    E’ una regola di vita.

    Joe Perfiumi.

  18. Joe Perfiumi.

    Adidas, il molosso scosso di Franchini, ha fatto le scarpe a Svenperitas,il molosso balosso di Mankell.

    Joe Perfiumi.

  19. Joe Perfiumi.

    Peritas azzannò il pachiderma al labbro.
    “Meglio la cotoletta a orecchio d’elefante”, pensò,masticando deluso.

    Joe Perfiumi.

  20. Joe Perfiumi.

    I cani in guerra?
    Mai visto un bassotto sparare oltre il polpaccio.

    Joe Perfiumi.

  21. Joe Perfiumi.

    Un Pastore Belga mangiò un osso.
    Metà vallone,metà fiammingo.
    Una acidità bestiale.
    Poi l’unico rimedio.
    Un Maalox Molosso.

    Joe Perfiumi.

  22. Joe Perfiumi.

    C’erano un cane in guerra.
    Un gatto in pace.
    Un pesce rosso , incerto sul da farsi.
    Poi è sceso il sipario.
    Sulla vita.
    Sull’acquario.

    Joe Perfiumi.

  23. Joe Perfiumi.

    Tornarono i cani dalla guerra,
    abbaiando al mondo
    il loro dolore cane.
    E l’osso,
    da lì in poi,
    non fu più lo stesso.
    Anche l’andar di coda
    cadde di moda.
    Tornarono i cani dalla guerra.
    Nascondendo i ricordi
    nei buchi fatti in terra.

    Joe Perfiumi

  24. Joe Perfiumi

    Oggi domenica.
    Adidas, il molosso scosso del Pallido Narratore, si è incontrato clandestinamente con la bella molossa etiope.
    Adidas Abeba.

    Joe Perfiumi.

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