Il noir, non solo carta

Ecco il mio intervento di sabato scorso in FM, su PuntoRadio per il talkshow “Siamo in onda”. Argomento della puntata, la carta.

Etimologia

Carta è un termine di derivazione latina (chàrta) e quindi greca (chàrtes) che, per molti, prende vita da charàsso (incido, scolpisco) perché un tempo, per scrivere, si doveva incidere una tavoletta di cera o di altro materiale.

Sebbene la somiglianza con il termine latino chàrta è parecchia, alcuni specialisti sostengono che potrebbe giungere a noi anche da qarta, parola con cui si indicava un foglio piegato in quattro.

Altri ancora, poi, si discostano molto di più e vorrebbero riferirne l’origine a chairt, vocabolo dei celti che indicava la corteccia degli alberi.

Classifiche

La settimana di Ibs.it vede primeggiare il romanzo Il profumo delle foglie di limone (Clara Sánchez, Garzanti), seguito da Odore di chiuso (Marco Malvaldi, Sellerio) e da La mappa del destino (Glenn Cooper, Nord).

La sezione riservata ai gialli e ai noir, in contemporanea, mette in fila La mappa del destino (Glenn Cooper, Nord), poi Odore di chiuso (Marco Malvaldi, Sellerio) e L’ allieva (Alessia Gazzola, Longanesi).

Queste e tante altre top 100, se siete curiosi, le potete trovare su www.varesenoir.tk.

Qualche consiglio di lettura noir

La dodicesima carta (di Jeffery Deaver)
Euro 9,60 – Pagg.481 – BUR
Siamo a Harlem, nella biblioteca del Museo afroamericano. Una sedicenne cerca notizie di un suo antenato, un ex schiavo che si era battuto per i diritti civili della gente di colore. Mentre la ragazza è concentrata nelle sue ricerche, un uomo tenta di violentarla. Il buon vecchio Rhyme (che abbiamo imparato a conoscere ne Il collezionista di ossa) inizia a indagare con l’aiuto della fedele Sachs e, presto, scopre che l’uome voleva addirittura uccidere la giovane. E per fare questo, infatti, non ha esitato a uccidere il bibliotecario che, forse, aveva visto qualcosa. Il primo indizio? La dodicesima carta dei tarocchi, ovvero quella dell’Impiccato.

Carta bianca (di Carlo Lucarelli)
Euro 8,00 – Pagg.160 – Sellerio
Torniamo all’aprile del 1945. Negli ultimi giorni della repubblica di Salò, un omicidio di un pezzo grosso apre squarci sul mondo dei gerarchi, delle spie, dei finanzieri e sulla corruzione. Le indagini sono affidate al commissario De Luca, ma sono solo un pretesto per quella interrogazione morale in cui, spesso, il giallo confluisce. Le dittature si prestano a quella precarietà del diritto piena di malinconie per chi, investigando, è costretto a frugare nella vita delle persone, quasi si trattasse dell’ultimo rifugio per la giustizia.

Compleanno letterario

E’ con piacere che si spengono 209 candeline per il compleanno (il 26 febbraio) dello scrittore, drammaturgo nonché poeta Victor Hugo, considerato il padre del Romanticismo in Francia.

Ha scritto di tutto, da opere di satira ai drammi e sono un’infinità le opere che possiamo considerare i suoi capolavori. Qualche titolo? Vi accontento subito: I miserabili, Notre-Dame de Paris, Lucrezia Borgia. E il mio preferito: L’ultimo giorno di un condannato a morte, un’opera tanto breve quanto intensa, un atto di accusa contro questa barbarie che lasciò il segno, soprattutto se si considera che in Francia, all’epoca, le teste rotolavano ancora piuttosto spesso.

www.paolofranchini.tk

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