Ci ha lasciati improvvisamente un amico, il cui pseudonimo era Frank Spada.
Frank aveva fatto rivivere il personaggio di Marlowe ricreandolo a modo suo, con uno stile inconfondibile e originale che gli aveva procurato un buon seguito di lettori. Aveva scritto “Marlowe ti amo”, “Dimmi chi sei, Marlowe” e “Doppio Marlowe”, tutti per la Robin e con un discreto successo di vendita.
Frank Spada era uno pseudonimo dietro il quale si nascondeva un professionista affermato e – soprattutto – non solo uno scrittore brillante, un conoscitore di jazz e un fotografo di eccezionale talento, ma un uomo buono, generoso, di grande intelligenza di intelletto e di cuore.
Lui ammirava Varesenoir moltissimo e lo seguiva.
Ecco, quindi, due righe di saluto per un amico che ci ha lasciati; penso che gli faranno piacere e, come faranno piacere ai tanti che lo seguivano e gli volevano bene.
Un caro saluto,
Leila
Ciao Frank.
Il primo capitolo di un tuo nuovo romanzo giace sul sedile di un Greyhound diretto a Acid Point.
Vedi di non bruciacchiarlo con qualche mozzicone delle tue implacabili sigarette.
Ci si vede Oltre , a meno che l’angelo in cima al Campanile del Castello non abbia disposto diversamente.
Piuttosto, che ne pensa Marlowe?
Un grazie ruvido, di quelli che piacevano a te.
Ciao Frank.
Non sarà facile togliere tutti quei mozziconi dal meraviglioso portacenere delle nostre mezze chiacchierate dentro un Cannocchiale a rovescio.
Con affetto,
Joe.
ciao Frank..